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martedì 10 luglio 2012

L'eolico italiano sbarca in Messico

In Messico, nello stato di Oaxaca, Enel Green power ha avviato il suo primo impianto eolico. L'impianto è composto da 37 turbine da 2 MegaWatt ciascuna per una capacità totale di 74 MW, e produrrà più di 250 milioni di KiloWatt/ora all'anno, con un risparmio di 100 mila tonnellate di anidride carbonica annui.

Enel è presente in Messico dal 2007, dove ha anche costruito tre impianti idroelettrici. Nel 2011 Enel Green Power ha aperto una linea di credito ventennale alla Banca Interamericana di Sviluppo, che ha stanziato 70 milioni di dollari per il settore delle rinnovabili. Il Paese ha infatti avviato un programma di investimenti da circa 1 miliardo e mezzo di dollari. Questi fondi dovrebbero servire a finanziare almeno 10 grandi impianti sul territorio messicano.

Fonte: Il Ghirlandaio

venerdì 29 giugno 2012

In costruzione il più grande parco eolico della Croazia

L'azienda spagnola Acciona Energia, tramite la controllata Spalato Ehn, ha iniziato i lavori per costruire il più grande parco eolico della Croazia.

Il parco è ubicato nelle zone dell'entroterra della Dalmazia, e sarà composta da 20 centrali elettriche che produrranno energia per circa 30 MegaWatt.

L'investimento per la costruzione della centrale ammonta a circa 10 milioni di euro e, una volta ultimata, fornirà energia a 30 mila famiglie.

Nelle previsioni del governo croato si punta ad arrivare al 20% di produzione proveniente da energia rinnovabile entro 2030, con l'aiuto di finanziamenti pubblici: attualmente le fonti pulite producono l'1,5% del totale dell'energia elettrica.

Fonte: Il Ghirlandaio

venerdì 8 giugno 2012

Il parco eolico di Vernole-Castrì si farà


Buone notizie per il parco eolico realizzato a Vernole e Castrì. Il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso dell'associazione ambientalista Italia Nostra contro il provvedimento regionale che autorizza il progetto.
L’associazione contestava la mancanza della valutazione di impatto ambientale, l’interferenza con le specie protette che vivono e nidificano nel sito delle Cesine, e la carenza di uno studio di impatto acustico adeguato che tenesse conto dei vari recettori sensibili.
La sentenza del Consiglio conferma quanto già aveva deciso il Tar di Lecce, ribadendo la correttezza del procedimento e la fattibilità del progetto. Il Consiglio di Stato ha anche ritenuto infondato il ricorso d’appello, osservando che l’area interessata dall’intervento non può essere considerata meritevole di tutela perché localizzata tra l’area PIP, una discarica ormai esaurita di rifiuti solidi urbani e l’impianto di depurazione dei reflui del Comune di Vernole.
Grande soddisfazione dunque per la società che gestisce l'impianto, dichiarando, tramite il proprio avvocato, di avere sempre rispettato le procedure e di aver prestato attenzione nel ridurre al minimo l'impatto ambientale nella costruzione del parco eolico.

Fonte: Il Paese Nuovo

lunedì 4 giugno 2012

EWEA, entro 2030 eolico o rischio aumento Co2

Logo Ewea
"Se la politica non deciderà di promuovere l'energia eolica e altre fonti di energia rinnovabile oltre la metà del crescente consumo di combustibili fossili verrà utilizzata per la generazione di energia elettrica. Ciò provocherà un violento aumento delle emissioni di CO2, anche del 30%. Ecco perché l'energia eolica e la produzione di energia pulita sono irrinunciabili". Queste sono le parole dell'European Wind Energy Association, a pochi giorni dalla Giornata Mondiale del Vento.

Il rischio è chiaro: o si continuano a sfruttare le energie a combustibili fossili, e in considerazione di un aumento dei consumi stimati del 40%, ci sarebbero delle ripercussioni su clima e ambiente, oppure si inizia a sfruttare l'energia pulita del vento.

Costruire nuovi parchi eolici, soprattutto off-shore, e aumentare la potenza eolica sfruttata sono gli obiettivi posti dall'associazione al mondo intero. Secondo le stime dell'EWEA, l'impiego di 300 GW di energia eolica corrisponderanno ad una diminuzione di 574 MegaTonnellate di emissioni, pari a quelle emesse da 280 milioni di automobili.

In considerazione di un aumento della popolazione globale da sette a otto miliardi per prossimi 20 anni, promuovere la diffusione dell'energia eolica è un passo obbligato per diminuire le emissioni di anidride carbonica. Costruire impianti di produzione di energia eolica è un passo oramai irrinunciabile per ogni paese.

Fonte: Zero Emission

lunedì 30 aprile 2012

Le pale eoliche produrranno anche acqua

Gli impianti a energia eolica non produrrano solamente elettricità. Un'azienda francese di nome Eole ha infatti sviluppato una turbina in grado di ottenere acqua potabile dall'aria umida circostante.

Intervistato alla CNN, il direttore marketing dell'azienda Thibault Janin ha riferito di essere riusciti a costruire una pala eolica in grado di produrre fino a 1000 litri d'acqua al giorno, a seconda dell'umidità. Ha anche spiegato il funzionamento della turbina: il vento di norma produce elettricità, che viene utilizzata per assorbire l'aria umida all'interno e successivamente raffreddata grazie ad un sistema elettrico. Con 1000 litri d'acqua si può soddisfare il fabbisogno di un villaggio di 2000-3000 persone, questa pala potrebbe rendere autosufficienti dal punto di vista idrico quelle aree a rischio siccità.

Il primo prototipo è stato realizzato nel deserto di Abu Dhabi, ed è capace di produrre fino a 62 litri d'acqua all'ora. L'Eole spera di commercializzare questo tipo di pala eolica verso la fine di quest'anno, contribuendo ulteriormente a diminuire la dipendenza dai combustibili tradizionali, in un momento in cui l'agenzia internazionale dell'energia (IEA) denuncia una fase di stasi del mercato per cercare di ridurre il riscaldamento globale di 2 gradi.

Fonte: AGI

mercoledì 4 aprile 2012

Previsto un nuovo parco eolico a Potenza

produzione impianti eolici
A Potenza è stato siglato un accordo tra i Sindaci della provincia e il responsabile dell'Area Sud del Business Development Italia di Enel Green Power Spa, Massimiliano Tarantino, in cui si prevede la costruzione di impianti eolici nella zona di confine tra i territori comunali di Potenza e Pietragalla.
Il protocollo d'intesa prevede delle azioni di tipo ambientale della durata prevista nell'accordo, e sono aggiuntive rispetto a quelle previste per la realizzazione del parco eolico. Il protocollo giunge dopo la Conferenza dei servizi svolta a dicembre e in cui è stato deciso il rilascio dell'Autorizzazione Unica regionale, e ha lo scopo di mitigare la presenza dell'impianto di produzione dell'energia eolica nelle aree limitrofe, con un miglioramento paesaggistico volto a riequilibrare le trasformazioni ambientali da parte dell'uomo. I comuni dell'area interessata predisporranno un progetto per realizzare le opere di riequilibrio ambientale, da presentare alla Regione. Tra gli interventi, sono previsti la realizzazione e il recupero di aree verdi attrezzate, aree-gioco per i bambini, impianti fotovoltaici su edifici pubblici.

Fonte: Basilicatanet

giovedì 29 marzo 2012

Nuove pale eoliche in sperimentazione

pale eoliche
La costruzione di nuovi impianti di produzione dell'energia eolica è un fenomeno in continua crescita. Anche in Italia i parchi eolici iniziando a diffondersi in modo capillare. Non manca comunque la sperimentazione nel settore per migliorare le prestazioni degli impianti eolici.
La Altaeros Energies è un'azienda fondata nel 2010 da studenti del MIT e di Harvards che sta sviluppando un'innovativa turbina eolica ad alta quota per la produzione abbondante e a basso costo di energia rinnovabile. Questa turbina gonfiata ad elio potrà lavorare fino ad un'altezza di oltre 300 metri, altezza dove i venti iniziano ad essere forti e costanti.
La turbina prende il nome di AWT (Airbone Wind Turbine) ed è stata testata nello stato americano del Maine, a circa 100 metri di altezza: i risultati hanno dimostrato che ha prodotto il doppio dell'energia di una turbina elettrica montata a terra. Secondo questo principio, maggiore è l'altezza, maggiore sarà la produttività di una pala eolica, cosa che comunque dovrà essere fatta sopportando venti molto forti.
Il costo di produzione e manutenzione di questa turbina eolica dovrà rimanere competitiva, in confronto a una resa cinque volte superiore alle turbine eoliche tradizionali. Il successo dei test del progetto spianerà la strada agli investitori.

Fonte: HD Blog

lunedì 26 marzo 2012

Lego investe in un progetto eolico

progetto eolico

Lego investirà 500 milioni di dollari nell'energia eolica in Germania. L'azienda produttrice di giocattoli per bambini finanzierà un terzo del progetto eolico "North Sea Wind Farm" della società Dong Energy. Questo progetto sarà composto da 77 turbine eoliche della potenza eolica di 3,6 MegaWatt ciascuna, una potenza sufficiente per fornire elettricità a più di 285 mila case. Si tratta del primo investimento nelle energie rinnovabili per l'azienda danese.
L'obiettivo non è solo quello di fornire energia rinnovabile al pubblico. Infatti, l'energia prodotta in esubero - presumibilmente entro il 2020 - dovrebbe essere destinata agli impianti di produzione della Lego, in modo da essere alimentati totalmente con energia eolica. Il progetto eolico dovrebbe funzionare a pieno regime dal 2015.

Fonte: Tuttogreen.it

venerdì 23 marzo 2012

L'eolico sarà più conveniente del carbone


Secondo un rapporto di Bloomberg sui prezzi dei componenti dell'industria eolica, l'eccesso di produzione e l'aumento di concorrenza hanno fatto crollare i prezzi di produzione dell'energia eolica. Questo calo ha permesso al prezzo di un KiloWatt/Ora prodotto dall'energia eolica di attestarsi intorno a cifre vicine al costo di produzione del carbone, e perfino è più competitivo in alcune regioni del mondo dove le condizioni sono favorevoli. Secondo gli analisti, le cause sono da ricercarsi ad un eccesso di capacità e alla competitività dei produttori della Cina, che hanno conquistato fette di mercato di paesi del Sud America, Africa, Medio Oriente e Australia.
In base alle previsioni, nel 2016 le installazioni eoliche saranno in media più convenienti del carbone, anche senza gli incentivi al settore. Escludendo i costi del carbone gravanti sulla collettività, quali consumo di risorse, inquinamento e sanità causati dalla sua produzione, i prezzi di costruzione, produzione e funzionamento dell'energia eolica resteranno bassi fino al 2014. Previsione sostenuta dal calo di prezzi dei componenti del 4% nel periodo giugno-dicembre 2011.
La situazione in Italia è molto delicata. Secondo l'Anev, l'eolico prodotto nel Paese pareggerà i conti con il carbone tra il 2017 e il 2020, ben oltre le previsioni di Bloomberg. L'Associazione Nazionale Energia del Vento ha inviato una lettera aperta al Presidente del Consiglio Monti e ai Ministri Passera, Clini e Fornero denunciando una lentezza da parte degli attori politici nei confronti del settore eolico.


Fonte: La Repubblica.

lunedì 19 marzo 2012

Statistiche incoraggianti per l'eolico

Il 2011 è stato un anno incoraggiante per l'energia eolica.
Il Global Wind Energy Council ha pubblicato delle statistiche secondo cui lo scorso hanno sono stati installati 41 mila MegaWatt (MW) di potenza proveniente dal vento, il 21% in più rispetto al 2010. In totale, la capacità globale di energia eolica installata ammonta a 238.000 MW, con un incremento di mercato del 6%. Sempre secondo le statistiche, l'Italia si trova tra i 10 paesi che hanno installato una maggiore capacità: il nostro Paese ha in totale 6,7 GigaWatt (GW) di installazioni eoliche.
L'Associazione Europea dell'Energia Eolica (EWEA) riporta che nel 2011 sono stati installati circa 9,6 GW di potenza eolica, raggiungendo un totale di circa 94 GW - abbastanza da fornire il 6,3% dell'elettricità nell' Unione Europea. Per quanto riguarda l'Italia, si trova al quarto posto tra i paesi europei per capacità installata, preceduta da Germania, Spagna e Francia. Il grafico a lato mostra la quota di mercato dei paesi membri dell'Unione (fonte: ewea.org): l'Italia detiene il 10% del mercato europeo. Relativamente ai consumi, il BelPaese si colloca al tredicesimo posto sul totale dell'energia elettrica consumata, con una percentuale del 4,2%. Il primo posto è occupato dalla Danimarca, che consuma il 25,9% del totale dei consumi di elettricità.
Anche questo rapporto conferma la crescita del settore, in un'ottica previsionale molto promettente.
L'industria eolica ha avuto una crescita annuale media del 15,6 % negli ultimi 15 anni; oggi rappresenta il 21,4% delle energie rinnovabili. La capacità degli impianti installati nel 2011 produrrà 204 TWh (TeraWatt ora), costituendo il 6,3% del consumo finale europeo.

Altri dettagli a questo link.

venerdì 16 marzo 2012

Le domande più comuni sull’energia eolica

  1. Cos'è e come funziona un impianto eolico? 

    Un impianto eolico trasforma l’energia cinetica del vento in energia elettrica. Questo avviene attraverso il rotore che raccoglie l'energia e, ruotando, muovono un generatore elettrico collegato alla rete, il tutto in modo semplice e poco costoso. Esistono due tipologie di generatori:  generatori ad asse orizzontale, il cui rotore va orientato in base alla direzione di provenienza del vento; generatori ad asse verticale, indipendenti dalla direzione del vento. L’energia prodotta viene immessa nella rete di trasmissione nazionale come previsto dalla normativa vigente. 

  2. Quando è stata sfruttata l'energia eolica per la prima volta?

    La prima forma di sfruttamento dell'energia eolica in energia meccanica si ha sin dall'antichità nella propulsione navale grazie all'utilizzo delle vele delle navi. I primi mulini a vento europei trasportavano invece acqua o muovevano le macine per triturare i cereali. I mulini olandesi erano i più grandi del tempo. Questi mulini erano formati da telai in legno sui quali era fissata la tela che formava così delle vele spinte in rotazione dal vento. Nel corso del XIX secolo entrarono in funzione migliaia di mulini a vento sia in Europa che in America, soprattutto per scopi di irrigazione. In seguito, con l'invenzione delle macchine a vapore, vennero abbandonati a causa del costo del carbone allora a buon mercato.

  3. Quali sono le caratteristiche per cui l'energia eolica è preferibile rispetto alle energie convenzionali?

    L'energia eolica è una fonte di energia attraente come energia alternativa sotto molti punti di vista. Rispetto ai tradizionali combustibili fossili, infatti, si può dire che essa è abbondante, rinnovabile, ampiamente distribuita, pulita e praticamente non produce gas a effetto serra. Il più grande svantaggio è rappresentato dalla sua caratteristica intrinseca di intermittenza nella produzione associata alla necessaria presenza della giusta quantità di vento. Tuttavia la sua diffusione in termini di kilowattora prodotti al mondo cresce continuamente nel tempo. 

  4. Quale ente italiano rilascia l’autorizzazione alla costruzione e all'esercizio di un impianto eolico?

    Secondo la legge è la Regione l’ente preposto al rilascio del permesso per la costruzione e l’esercizio di un impianto eolico. L’Autorizzazione Unica sostituisce a tutti gli effetti qualsiasi altra autorizzazione di competenza delle amministrazioni partecipanti alla conferenza di servizi. L’attuazione della normativa è stata regolamentata meglio dalle recenti "Linee Guida" nazionali pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale

  5. Che ruolo rivestono i Comuni nel procedimento per autorizzare la costruzione di un parco eolico?

    I Comuni non rilasciano alcuna autorizzazione né concessione edilizia. La costruzione e l’esercizio di un impianto eolico è autorizzata dalla Regione attraverso il rilascio del provvedimento di Autorizzazione Unica. Un Comune esprime il proprio parere all’interno della Conferenza dei servizi dove intervengono altri enti che esprimono i pareri per gli aspetti di propria competenza. 

  6. Come si misura la potenza di un impianto eolico?

    La grandezza che misura il massimo dell'energia producibile dall'impianto in un dato intervallo di tempo è il Megawatt (MW). L’unità di misura dell’energia elettrica prodotta da un impianto è il MWh (megawattora), da non confondere con il megawatt. 1 MWh rappresenta la quantità di energia prodotta in un’ora da un impianto di potenza 1 MW che funziona a pieno regime. Il consumo domestico è misurato in KWh (un kilowatt-ora equivale a mille megawatt-ora), l’energia consumata da un’apparecchiatura elettrica di potenza 1 KW in un’ora di funzionamento. 

  7. In quali siti si costruiscono gli impianti eolici?

    Un sito per la realizzazione deve trrovarsi in una zona sufficientemente ventosa. In Italia questa caratteristica è presente soprattutto nel Centro-Sud e nelle isole e praticamente assente nelle regioni del Nord Italia. Il sito inoltre deve essere: accessibile ai trasporti eccezionali (lunghi fino a 70m) e con pendenze non elevate, vicino alla rete elettrica di alta tensione, in aree con scarsa vegetazione. Un impianto non può essere istallato a quote troppo elevate, non oltre i 1800metri sopra il livello del mare. Deve rispettare i vincoli ambientali previsti dalle normative vigenti. 

  8. Come si sviluppa un progetto eolico?

    Un sito si localizza sulla base di un' ipotesi di fattibilità secondo le caratteristiche prima citate, successivamente si installano uno o più torri di msura del vento, chiamati "anemometri", e si raccolgono i dati sul vento per almeno un anno verificando il potenziale eolico del sito. In seguito si redige un progetto preliminare con un posizionamento ottimale delle turbine, denominato "layout di impianto", nel rispetto dei vincoli sul territorio; si sottoscrivono gli accordi con terreni di privati e/o enti pubblici; si richiede al gestore della rete elettrica il punto di connessione per il trasporto dell’energia; si redige il progetto definitivo e si avvia il procedimento di autorizzazione unica presso la Regione. Ottenuta l’Autorizzazione Unica il sito è cantierabile e si procede alla realizzazione dell’impianto. 

  9. Un impianto eolico usufruisce degli incentivi?

    In realtà è l'energia prodotta dagli impianti ad essere incentivata: se un impianto non funziona e non produce energia, non riceve incentivi. Il produttore di energia da fonte rinnovabile può vendere il titolo chiamato "Certificato Verde", riconosciuto per ogni MWh di energia prodotta a tutti i produttori di energia da fonte convenzionale. Questi ultimi, infatti, sono obbligati a produrre o acquistare una percentuale di energia da fonti rinnnovabili (eolico, idroelettrico, biomasse, moto ondoso). Questo meccanismo fa sì che l’incentivazione sia pagata dai produttori di energia elettrica da fonte convenzionale (carbone, petrolio, gas) .

  10. In Italia, quanti posti di lavoro crea l’energia eolica?

    Secondo delle stime, il settore eolico in Italia occupa più di 20.000 persone incluso, l’indotto. Secondo un altro noto studio, se l’intero potenziale eolico di 16.200 MW venisse realizzato nei prossimi 10 anni, gli occupati nel settore diventerebbero 66.000. Inoltre, considerato che il maggiore potenziale eolico è nel Centro-Sud e nelle Isole, anche la richiesta professionale delle imprese si concentrerebbe proprio in queste aeree. 

  11. Esistono diverse tipologie di impianti eolici?

    Si. Esistono impianti eolici off-shore e impianti eolici on-shore. Un impianto off-shore é realizzato in mezzo al mare mentre un impianto on-shore é realizzato a terra. Il costo di sviluppo, costruzione e manutenzione del primo é molto piú elevato rispetto al secondo in relazione alla maggiore difficoltá di reggiungere il sito e per la maggiore aggressivitá dell’ambiente. Esistono inoltre degli impianti misti a energia eolica e idrogena. L'energia eolica ha una natura intermittente, ciò ha portato a individuare numerosi metodi di immagazzinamento dell'energia, inclusa la produzione di idrogeno attraverso l'elettrolisi dell'acqua. L'idrogeno è usato a generare elettricità quando la domanda d'energia non può essere sostenuta solo dal vento. L'energia immagazzinata nell'idrogeno viene convertita in energia elettrica attraverso celle a combustibile o con un motore a combustione collegato a un generatore elettrico. Il primo impianto misto è stato realizzato in Danimarca nel maggio del 2007.

  12. Quanti impianti eolici esistono in Italia?

  13. È stato detto che grazie alle loro caratteristiche le regioni del Centro-Sud sono regioni favorevoli alla costruzione di impianti eolici. Ci sono molti impianti localizzati in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Puglia, e anche in Sicilia e Sardegna. Al Nord Italia gli impianti si possono trovare in Emilia-Romagna, Toscana e Liguria.

  14. Qual è l'opinione degli italiani in merito all’energia eolica?

    Una recente indagine ha rilevato che circa l’80% degli italiani l’energia eolica è rispettosa dell’ambiente; per il 60% l’eolico alimenta l’occupazione e l’economia locale e nel contempo è strategicamente competitivo nel quadro dell’economia internazionale; questo vale anche per le altre fonti rinnovabili. In più, per il 75% l'eolico è una fonte non soggetta a crisi economiche e politiche; infine, l’83% degli italiani approverebbe un maggiore uso delle fonti di energia eolica da parte del suo fornitore di elettricità.