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giovedì 27 dicembre 2012

Erg diventa il primo produttore di energia eolica

La famiglia Garrone allarga la propria attività nel settore dell'energia investendo nelle fonti rinnovabili. La Erg, infatti, ha acquisito l'80% della Ip Maestrale Investments divenendo il primo produttore per l'eolico in Italia.

Il valore dell'acquisizione si aggira intorno ai 28,2 milioni di euro. L'operazione prevede anche un'opzione per il restante valore della società, controllata da International Gdf Suez, entro tre anni. La Erg può così contare su una potenza eolica installata di 636 Megawatt.

Il valore stimato dei parchi eolici, in realtà, è di gran lunga superiore, e si stima in 859 milioni di euro a scadenza dei finanziamenti al 2022; gli impianti eolici sono distribuiti tra il Sud Italia (Sicilia, Sardegna, Campania, Puglia, Basilicata, Molise) e la Germania. Secondo l'amministratore delegato di Erg, Luca Bettonte, "L’operazione con Gdf Suez, primario operatore mondiale nel settore dell’energia, è di grande rilevanza strategica per il gruppo Erg che diventa così, tramite la controllata Erg Renew, il primo produttore di energia eolica in Italia e tra i primi dieci in Europa, accelerando il proprio sviluppo internazionale con l’ingresso nel mercato tedesco".

La chiusura dell'operazione è prevista entro il primo trimestre del 2013.

Fonte: Giornale di Sicilia

mercoledì 19 dicembre 2012

Investire nel mini eolico, settore difficile ma interessante



Sul tema delle rinnovabili l’Italia è sempre stato un Paese controverso e particolarmente difficile. Mancanza di una programmazione energetica e ambientale di lungo periodo, poca chiarezza della normativa autorizzativa, difficoltà e complessità di connessione alla rete elettrica sono sicuramente i principali spauracchi che spaventano e allontanano gli investitori dal mini e medio eolico che invece, ad avviso dello scrivente, possono riservare piacevoli sorprese e possibilità interessanti.

Come tutto il settore delle rinnovabili in Italia, il mercato nasce nel 2003 con il D.Lgs 387, ma si deve aspettare la prima metà degli anni 2000 per vedere la concreta possibilità di installare turbine di medio-piccola taglia. Da allora il mercato e la normativa hanno avuto una forte evoluzione e oggi possiamo tranquillamente affermare che per i prossimi anni esso rappresenterà un importante traino nel settore della produzione di energia da fonte rinnovabile (si veda anche lo speciale tecnico di QualEnergia.it sul minieolico, ndr).

Proviamo a fare una valutazione delle potenzialità di questo mercato in Italia alla luce delle novità degli ultimi mesi. Innanzitutto andiamo ad analizzare le soluzioni oggi sul mercato.

Le taglie più diffuse sono essenzialmente tre che per comodità definiremo micro-eolico (turbine con potenza paragonabile ai 10-11 kWp), minieolico (turbine della potenza di 50-60 kWp) e medio eolico (essenzialmente turbine della potenza di 200 kWp).

La prima fascia (microeolico) presenta a sua volta una possibilità interessante sotto i 6 kWp che può essere considerata una taglia “famigliare” e presenta una fascia incentivante omogenea fino ai 20 kWp. Le soluzioni tecniche adottate per il microeolico sono indirizzate soprattutto a contenerne i costi. La produzione è tendenzialmente scarsa in quanto le turbine di piccola potenza sono installate in prossimità dello strato turbolento che per comodità si considera terminare intorno ai dieci metri dal suolo. Per aumentare le produzioni si usano materiali molto leggeri o ampie superfici alari.

Il mercato si è tendenzialmente orientato quindi verso l’introduzione di turbine ad asse verticale che, per le loro caratteristiche tecniche, meglio si adattano a lavorare negli strati turbolenti o verso turbine comunque di grandi dimensioni nonostante la piccola potenza. Oggi quindi taglie inferiori ai 10 kWp possono rappresentare una buona soluzione tecnico-economica per il piccolo investitore che ha come obiettivo il bilanciamento della propria spesa energetica. Se invece l’investimento è fatto per avere una piccola remunerazione allora ci si deve orientare verso soluzioni più performanti. In prima istanza quindi sollevarsi da terra e ampliare l’apertura alare.

Lo standard di fatto è oggi rappresentato da tre altezze medie, 18, 24 e 30 metri. Capire quando orientarsi per l’una o l’altra non è facile e uno studio anemologico, seppur preliminare, permette di capire meglio i costi-benefici di una torre più alta.

Sul mercato si trovano sia turbine bipala che tripala di produzione italiana, europea o extra-europea con ottime caratteristiche e soprattutto una buona storia aziendale alle spalle. Su queste taglie incide in maniera molto importante anche la cantieristica e la gestione della turbina nel tempo.

Posto che non esiste una turbina a zero manutenzioni, le soluzioni tecniche adottate dai costruttori si sono orientate verso preponderanza dell’elettronica di supporto o della meccanica. Anche qui la scelta dovrebbe dipendere dalle caratteristiche del sito. Una turbina con molta elettronica permette un controllo fine e accurato, ma anche competenze non banali. Una turbina meccanica richiede interventi classici e semplici, ma l’ottimizzazione rispetto al sito non è spinta. Il nostro suggerimento è sempre lo stesso e cioè di farsi consigliare da un referente di fiducia con esperienza su più taglie e più modelli.

Leggi l'intero articolo su QualEnergia

lunedì 17 dicembre 2012

Le energie rinnovabili abbatteranno i costi dell'elettricità

Eolico e fotovoltaico abbatteranno i costi dell'energia nel 2030: è quanto sostiene sostiene uno studio realizzato da un gruppo di ricercatori dell'Università del Delaware. Secondo questa ricerca, l'energia eolica e quella solare possono soddisfare al 99% la domanda di energia di una rete elettrica, grazie anche al supporto di efficienti sistemi di stoccaggio.

I costi di alimentazione potrebbero essere dimezzati grazie alle energie rinnovabili, arrivando ad equivalere quelli sostenuti attualmente con i combustibili fossili. Per raggiungere questo obiettivo è necessario analizzare i picchi di domanda e produzione dell'energia, insieme alla capacità e all'affidabilità dei sistemi di stoccaggio. Oltre a questo bisognerà aumentare la rete di approvvigionamento e i tipi di energia a cui fare ricorso.

I ricercatori hanno realizzato un modello per esaminare tutte le combinazioni possibili di energia eolica e fotovoltaica e sistemi di stoccaggio per quattro anni, integrando variabili meteorologicche, previsioni orarie, esigenze di energia elettrica. Hanno inoltre integrato i dati provenienti da una rete elettrica comprendente 13 stati federali, equivalente a circa un quinto della rete elettrica degli Stati Uniti.

Leggi l'articolo su GreenStyle.

mercoledì 5 dicembre 2012

Anev: le imprese eoliche fuggono all'estero per la burocrazia

Gli investitori nell'eolico in Italia fuggono a causa della burocrazia. Questo a causa del taglio degli incentivi alle energie rinnovabili, ai registri per la partecipazione delle aste e ai suoi meccanismi. Lo sostiene l'Anev tramite le dichiarazioni del suo presidente Simone Togni, dopo un recente studio di Ernst & Young in cui si mostra un calo nella percentuale degli investimenti nel settore delle energie rinnovabili.

Secondo questo studio, l'Italia è scesa dal 5° al 9° nella classifica dei mercati più attraenti per investimenti, preceduta da Cina, Germania, Stati Uniti, India, Francia, Regno Unito, Canada e Giappone. Il nostro paese è in calo in tutti i settori delle energie "green": su tutte, l'energia eolica è scesa al 53%, 3 in meno rispetto a tre mesi fa.

Secondo Togni, “i nostri decisori pubblici devono riflettere su questi dati. Le imprese italiane delle Rinnovabili investono in Paesi come Brasile, Messico e Cile dove la normativa è più stabile e consente investimenti sicuri, esportando ricchezza e posti di lavoro. Benefici questi di cui l’Italia ha grande necessità. Si auspica che questa fuga di capitali all’estero venga arginata per il bene del nostro Paese, con interventi che puntino su incentivi in conto capitale e sulla leva fiscale”.

Fonte: ZeroEmission

lunedì 12 novembre 2012

Key Wind, il nuovo evento dedicato all'eolico

Un nuovo evento dedicato all'energia eolica affiancherà dal prossimo anno Key Energy ed Ecomondo. Si chiamerà "Key Wind" e sarà organizzato dall'Anev presso il quartiere fieristico Rimini Fiera per promuovere i principali player del settore eolico e rappresentare allo stesso tempo il punto di riferimento per tutti coloro che operano in questo mercato. Key Wind rappresenta l'evento che andrà a completare l'offerta espositiva in materia di energie rinnovabili e mobilità sostenibile degli altri due eventi organizzati sempre a Rimini Fiera.

Per il presidente dell'Anev Simone Togni, Rimini Fiera è la location ideale in quanto "riteniamo che a Key Energy e a Ecomondo i nostri associati possano trovare terreno fertile per il loro business. Key Wind sarà quindi un importante momento sia convegnistico, sia espositivo per tutto il mercato dell'eolico, al quale prenderanno parte i maggiori operatori del settore".

"Key Wind evidenzierà le eccellenze di una tra le filiere più interessanti delle nuove energie", commenta il presidente di Rimini Fiera Lorenzo Cagnoni, "differenziando ed ampliando le occasioni d'affari e di conoscenza per i visitatori delle nostre manifestazioni legate all'ambiente e alla sostenibilità".

Fonte: Libero Quotidiano

lunedì 5 novembre 2012

Un libro su evoluzione e futuro dell'energia eolica

Si chiama "Energia eolica, evoluzione tra storia, progetto e ambiente" il libro in cui gli autori Francesca Sartogo, Vincenzo Ferrara ed Ennio De Lorenzo riportano i segreti della storia e dell'evoluzione dell'energia eolica.

Il libro, edito da Dario Flaccovio Editore, esamina il lungo processo evolutivo dell'energia eolica e delle altre energie rinnovabili; tra queste, l'eolico occupa un ruolo di primo piano. L'analisi si concentra sul sistema energetico quale il modello economico, tecnologico, sociale e culturale del nostro tempo, sulla stretta connessione tra clima e vento, e arriva a delineare un legame indissolubile tra energia eolica e rispetto dell'ambiente. Il testo dedica ampio spazio ai cambiamenti climatici e alle valutazioni da prendere nel pianificare le strategie energetiche.

Partendo dall'evoluzione storica dell'energia eolica, il testo prosegue con uno sguardo sul futuro dell'eolico, tra ricerca e sperimentazione.

Fonte: ANSA

lunedì 8 ottobre 2012

Cresce la domanda di energia eolica



Cresce la domanda di energia eolica e delle energie rinnovabili nonostante l'energia elettrica sia in calo. Secondo l'ultimo rapporto mensile sul sistema elettrico di Terna, l'eolico nel mese di settembre ha registrato un aumento del 46,8% rispetto allo scorso mese del 2011, mentre continua la tendenza al calo della domanda di energia, con una diminuzione del 9,6%.

Per quanto riguarda le altre fonti rinnovabili, la domanda di energia fotovoltaica è cresciuta del 18,7%, sempre rispetto a settembre dell'anno scorso; la produzione idroelettrica è invece cresciuta del 17,5%, rimane pressoché invariata la produzione del geotermoelettrico.

Relativamente alla produzione dall'inizio di quest'anno, l'eolico ha raggiunto i 9 TWh di energia prodotta, il 37,2% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, ed è praticamente prossimo a eguagliare la produzione di tutto il 2011 (9,7 TWh). La produzione di fotovoltaico ha toccato quota 15,4 TWh, il 91,3% in più, mentre scende l'idroelettrico del 16,2%.

Nel complesso, tutte le fonti rinnovabili rappresentano il 24,4% della domanda di energia totale nazionale.

Fonte: QualEnergia

mercoledì 3 ottobre 2012

L'energia eolica è la più economica al mondo

L’eolico è l'energia rinnovabile più economica al mondo. Lo sostiene uno studio realizzato dal Green Budget Germany fra le fonti "green".

L'energia eolica è la prima tra le fonti rinnovabili in quanto a economicità secondo i ricercatori tedeschi, che ne hanno calcolato i costi reali oltre i singoli valori in bolletta. In considerazione sono state prese tutte quelle variabili legate all’impatto ambientale e medico-sanitario, che a conti fatti premia senza incertezze le fonti pulite.

I costi per la produzione di energia elettrica da energia eolica e solare sono mediamente i più competitivi, con il fotovoltaico in seconda posizione per via del potenziale danno ambientale causato dall’utilizzo di silicio minerario.

Per approfondimenti vai su Green Style

venerdì 28 settembre 2012

Google acquista altra energia eolica

Dopo il progetto del parco eolico nelle coste orientali degli USA, Google ha raggiunto un accordo con la Grand River Dam Authority per alimentare a energia eolica il suo centro di elaborazione dati in Oklahoma.

Il progetto di produzione di energia eolica è iniziato a maggio di quest’anno e dovrebbe arrivare alla produzione a pieno regime entro la fine di quest'anno. Con l'acquisto di energia eolica derivante dal progetto, denominato Canadian Hills Wind Power, il colosso di internet arriva ad un totale di oltre 260 MW di energia rinnovabile utilizzata. Fin adesso il centro dati veniva alimentato principalmente dal carbone, con più del 50% del fabbisogno energetico soddisfatto con questa fonte.

Questa politica "green" da parte di Google rientra nell'ambito del progetto "carbon neutrality", un impegno da parte di "Big-G" per uno sviluppo sostenibile iniziato nel 2007 che si base su tre strategie:
  • ridurre il consumo di energia massimizzando l'efficienza
  • investire e sfruttare le fonti energetiche pulite
  • acquistare le compensazioni di CO2 per le emissioni che è possibile ridurre direttamente.

Fonti:
NotizieIN
Googleblog

giovedì 6 settembre 2012

Il Giappone punta ad investire sulle energie rinnovabili

Il Giappone ha programmato entro il 2030 un incremento della capacità produttiva delle energie rinnovabili sei volte maggiore rispetto al 2010, circa 19,41 milioni di KW. L'obiettivo del governo nipponico è diversificare le fonti di energia ma, soprattutto, l'aumento di produzione di energia eolica off-shore. Si punta infatti ad aumentare la capacità fino a 8,03 milioni di KW, 7 volte in più rispetto al 2010.

Il Paese vuole investire nella produzione di energia proveniente da correnti mare, attualmente non sfruttata: il livello di produzione previsto, sempre entro il 2030, è di 1,5 milioni di KW. La produzione totale di energia proveniente da energie rinnovabili dovrebbe raggiungere il 10%, su una quota dell'1% del 2010.

Fonte: Etribuna.com

mercoledì 5 settembre 2012

Parte oggi ZeroEmission Rome 2012

Parte da oggi ZeroEmission Rome 2012, la manifestazione in cui le associazioni, gli enti e gli addetti al settore si incontrano e discutono sulle energie rinnovabili e sul ruolo che esse sono destinate ad occupare nel settore energetico.

La manifestazione durerà fino a venerdì 7 settembre e si estende su quattro padiglioni, circa 45 mila metri quadri di spazio espositivo. Nella manifestazione saranno inclusi anche i nuovi settori della green economy, come bioedilizia, cogenerazione, biogas, impianti mini idroelettrici, ed è arricchito da numerosi eventi sull'efficienza e il risparmio energetico e su studi e rapporti di settore sulla diffusione delle energie rinnovabili.

Ricco anche il programma congressuale, composto da 80 sessioni a cui parteciperanno 600 relatori esperti provenienti dal mondo istituzionale, accademico, associativo e industriale; parteciperanno, inoltre, gli autori dei venti libri recentemente pubblicati in tema di sostenibilità energetica, che dialogheranno e interagiranno con il pubblico.

All'interno della manifestazione si svolge anche l'Eolica ExpoMediterranean, il Salone Internazionale per l'Energia dal Vento, giunto alla sua decima edizione. Per gli operatori del settore è un'importante occasione per raccogliere contatti internazionali e per confrontarsi, grazie alla partecipazione di buyer e delegazioni internazionali provenienti da molti paesi come Albania, Brasile, Egitto, Marocco, Romania e Serbia. Grazie al successo raggiunto in questi anni, è considerata una delle più importanti fiere eoliche mondiali.

All'interno di ZeroEmission Rome 2012, viene inoltre riproposto, dopo il successo dell'anno scorso, CompomatWind, l'area espositiva dedicata a seminari, workshop e dimostrazioni applicative delle fasi per la realizzazione di una pala eolica e delle relative tecniche di controllo del processo.

Per leggere l'intero articolo vai su GreenCity.it

Maggiori informazioni su www.zeroemissionrome.eu

lunedì 27 agosto 2012

Obama e Romney si scontrano sul tema dell'energia eolica



L'energia eolica infiamma, semmai ce ne fosse bisogno, la campagna elettorale per le presidenziali americane. A dividere ulteriormente Obama e Romney il tema del sostegno a chi investe nelle turbine a vento, pratica molto diffusa nello stato dell'Iowa.
"Sfortunatamente - ha detto il presidente incontrando una famiglia di agricoltori - pensavamo di avere un consenso bipartisan sul sostegno all’eolico, ma il mio rivale in queste elezioni dice di volere eliminare gli sgravi fiscali per l'energia eolica, perché ritiene questa fonte di energia sia immaginaria e il suo vice la definisce un capriccio. Io credo che molte persone qui in Iowa non siano d'accordo, il loro buon lavoro non è né un capriccio né tanto meno immaginario."
Il tema energetico, dunque, torna al centro del dibattito politico americano e si tinge, una volta di più, di elementi di radicale contrapposizione: Obama schierato per le fonti energetiche rinnovabili, Romney impegnato a rilanciare l'industria del carbone e del petrolio americano. E le elezioni di novembre sembrano sempre di più il momento per una scelta di campo definitiva, che, è probabile, abbia conseguenze non solo negli Stati Uniti.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

venerdì 10 agosto 2012

L'Esercito Americano investirà nelle energie rinnovabili

Il Dipartimento della Difesa ha approvato un piano per permettere all'Esercito Americano di investire 7 miliardi di dollari nelle energie rinnovabili. L'obiettivo è acquistare energia e raggiungere così entro il 2025 il 25% di energia proveniente da fonti pulite.
L'Esercito firmerà contratti di 30 anni per acquistare energia proveniente da impianti eolici e dalle altre energie rinnovabili. Attualmente ha anche installato pannelli fotovoltaici sui tetti di alcune basi militari.
La Difesa Americana ha inoltre annunciato che avvierà un progetto di sviluppo di energia rinnovabile in un'area ampia oltre 6 milioni di ettari.

Fonte: La Stampa

venerdì 13 luglio 2012

Piattaforme galleggianti per l'eolico off-shore

Il settore delle energie rinnovabili ha registrato un'impennata in Germania, dopo l'annuncio da parte del Governo tedesco di abbandonare gli investimenti nel nucleare.

Tra queste l'energia eolica off-shore promette buone prospettive: entro il 2020 verranno installati 10.000 MegaWatt di turbine eoliche al largo delle coste tedesche del Mare del Nord, a fronte dei 200 MW installati ad oggi.

Una simile potenza eolica richiede la realizzazione di strutture galleggianti per sostenere le turbine situate in mare: l'azienda Big Logistics ha infatti realizzato la prima piattaforma galleggiante al mondo progettata per trasportare le basi delle turbine eoliche off-shore, del peso di 950 tonnellate e larghe fino a 65 metri.

Secondo l'azienda tedesca, la logistica dell'eolico off-shore quest'anno genererà tra i 15 e i 20 milioni di euro, e tra il 2016 e il 2017 diverranno 50-100 milioni.

Fonte: Corriere della Sera