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giovedì 9 agosto 2012

L'eolico riduce la dipendenza di energia dall'estero

Grazie all'eolico e al fotovoltaico, l'Italia importa meno energia elettrica dall'estero. Secondo i dati pubblicati da Terna, nei primi sei mesi del 2012 l’Italia ha importato il 4% in meno di energia elettrica dall’estero rispetto allo stesso periodo del 2011, mentre le esportazioni sono cresciute del 47,8%.

La richiesta di energia elettrica proveniente da termoelettrico è scesa del 3,6% dall'inizio dell'anno rispetto allo stesso periodo nel 2011; anche l'idroelettrico e il geotermoelettrico hanno segnato una variazione negativa, rispettivamente -17,5% e -1,8%. Per quanto riguarda eolico e fotovoltaico, invece, si è registrato un aumento del 37% e del 124,4%. Il loro contributo è chiaramente cresciuto negli ultimi anni.

L'offerta di energia elettrica proveniente dall'estero nel mese di luglio è scesa dal 13,1% al 10,4% rispetto a luglio 2011. Il saldo di energia con l’estero fa segnare una diminuzione del 19,4%, un valore a cui ha contribuito l'aumento della produzione di energia proveniente dalle energie rinnovabili.

Fonte: Green Style e Terna

venerdì 27 luglio 2012

Aprilia si muove ad eolico

impianto, eolico
Un nuovo passo in avanti nella mobilità rinnovabile. Ad Aprilia è stata inaugurata una stazione di ricarica per auto elettriche a energia eolica, gratuita e ad accesso libero. La stazione è stata realizzata in collaborazione tra una concessionaria Citroen e il Polo per la mobilita' sostenibile della Regione Lazio, centro di ricerca dell'Università La Sapienza di Roma.



Inaugurata dal Ministro dell'Ambiente Corrado Clini, la stazione è alimentata da un impianto mini-eolico di ultima generazione a pale verticale, con una potenza che oscilla tra i 6 e i 30 KW. Due le colonnine di ricarica, una, più veloce, che impiega 20 minuti a ricaricare l'80% di una batteria dell'auto elettrica, un'altra più lenta con un tempo di ricarica di circa 6 ore.

La stazione, per la prima volta in Italia, è a disposizione in modo gratuito per chiunque sia in possesso di un veicolo elettrico. Il ritorno sull'investimento sarà garantito anche dalla vendita dell'energia in eccedenza prodotta dall'impianto eolico, e secondo le previsioni sarà coperto entro due anni.

Fonte: Ansa

martedì 10 luglio 2012

L'eolico italiano sbarca in Messico

In Messico, nello stato di Oaxaca, Enel Green power ha avviato il suo primo impianto eolico. L'impianto è composto da 37 turbine da 2 MegaWatt ciascuna per una capacità totale di 74 MW, e produrrà più di 250 milioni di KiloWatt/ora all'anno, con un risparmio di 100 mila tonnellate di anidride carbonica annui.

Enel è presente in Messico dal 2007, dove ha anche costruito tre impianti idroelettrici. Nel 2011 Enel Green Power ha aperto una linea di credito ventennale alla Banca Interamericana di Sviluppo, che ha stanziato 70 milioni di dollari per il settore delle rinnovabili. Il Paese ha infatti avviato un programma di investimenti da circa 1 miliardo e mezzo di dollari. Questi fondi dovrebbero servire a finanziare almeno 10 grandi impianti sul territorio messicano.

Fonte: Il Ghirlandaio

mercoledì 4 luglio 2012

Puglia rinnovabile e sostenibile

La Puglia è una delle regioni italiane maggiormente impegnate nella promozione e sviluppo di impianti di produzione a energia rinnovabile. Ne è dimostrazione il convegno organizzato venerdì 6 luglio a Bari, dal titolo "Puglia rinnovabile e sostenibile", in cui la Regione Puglia e il Comune di Bari incontreranno le imprese della Green Economy, i ricercatori ma anche i cittadini, per una concreta conversione energetica.

Nell'occasione, sarà conferito il Premio Comuni Raggianti ai rappresentanti di 23 Comuni e 1 Provincia pugliesi, maggiormente distinti nel campo. Il convegno sarà un'occasione per ribadire come le energie rinnovabili rappresentino un'opportunità di crescita, stabilità e prosperità duratura. Il dibattito verterà su temi divenuti cruciali per una crescita sostenibile, come i costi delle fonti fossili, le prospettive di sviluppo delle rinnovabili in Puglia, la valorizzazione delle risorse, la diffusione di opportunità per l'economia locale.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno

lunedì 2 luglio 2012

South Kent Wind: il progetto eolico di Samsung in Canada



Una joint venture tra Samsung e Pattern Energy darà vita a un progetto eolico nell'Ontario, Canada, denominato "South Kent Wind", in grado di produrre 870 MW di potenza eolica. Il progetto eolico dovrebbe essere operativo all'inizio del 2014, e mira a produrre 870 MW di energia pulita.

La joint venture prevede di realizzare altri tre progetti di energia eolica nella provincia canadese. Essi si inseriscono nella nuova politica del governo locale volto alla creazione di impianti di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, denominato Piano Tariffario Regolamentato (PTR).

I progetti eolici di Samsung e l’installazione di torri eoliche e impianti di produzione di pale eoliche in Ontario, sono prova della volontà di sviluppare un'economia basata sulla produzione di energia verde, e di favorire la creazione di nuovi posti di lavoro. Entro la fine dell'anno la provincia diventerà la maggior produttrice di energia eolica in Canada, con oltre 1.950 MW da più di 1.000 turbine ed entro il 2018, le autorità sperano di raggiungere una capacità di produzione superiore a 5.600 MW.

Fonte: Zero Emission

martedì 26 giugno 2012

L'Italia è al quarto posto per investimenti nelle rinnovabili

energie rinnovabili


L'Italia è il paese leader nel mondo per livelli di investimenti nelle energie rinnovabili, e al quarto posto nella classifica dei paesi del G-20 per numero di investimenti. La notizia proviene da una ricerca dell'organizzazione The Pew Charitable Trusts, in base al quale negli ultimi cinque anni, il nostro Paese, tra quelli membri del G-20 ha registrato i tassi di crescita più alti, e pertanto oggi si trova in una posizione di leadership nel mondo per livello di risorse investite nelle energie pulite, in proporzione alla sua economia. In più, sempre secondo la ricerca, la percentuale di investimenti nel 2011 è aumentata del 6,5%, un primato in confronto agli altri Paesi.

I tre paesi che complessivamente hanno investito di più in questo settore sono gli Stati Uniti con 48 miliardi di dollari, la Cina con 45,5 miliardi e la Germania, 30,6 miliardi. L'Italia ha raggiunto quota 28 miliardi di dollari investiti, un aumento del 38,4% di investimenti globali.

Soddisfazione da parte del Governo. Claudio De Vincenti, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, considera gli obiettivi da raggiungere nel 2020 già raggiunti entro la fine di quest'anno, salvo eventuali imprevisti.

Fonte: Il Ghirlandaio

martedì 19 giugno 2012

L'eolico sarà più competitivo del fotovoltaico

Secondo la società di consulenza Frost & Sullivan, nel corso del 2012 l’energia eolica risulterà più competitiva rispetto al fotovoltaico.
A garantire il primato al settore eolico rispetto a quello fotovoltaico sarà la dura concorrenza cinese nel segmento solare: il mercato orientale, infatti, sta avendo una maggiore presenza nel mercato globale rispetto agli operatori europei.
In generale, tre sono gli indicatori di sviluppo del settore energetico: l'evoluzione di ampi segmenti industriali, una maggiore produzione di veicoli elettrici e la necessità derivata di infrastrutture per lo stoccaggio e la distribuzione dell'energia.
Sarà però l'efficienza a rappresentare la vera rivoluzione: reti e consumi costituiranno il motore per la crescita del mercato in questo decennio.
Il minieolico e le tecnologie rinnovabili di microproduzione assumeranno una grande importanza, creando nuove opportunità e richiedendo nuove strategie da parte dei fornitori e delle aziende produttrici.

Fonte: Green Style

mercoledì 13 giugno 2012

Ispo: il 90% degli italiani punterebbe sulle rinnovabili

Un'analisi dell'Istituto statistico Ispo, diretto da Renato Mannahimer, è stata presentata in un convegno dell’ANEV a pochi giorni dalla Giornata Mondiale del Vento.


Secondo i risultati di questa ricerca, il 90% degli italiani si dichiara favorevole ad investire nelle energie rinnovabili per avviare una nuova politica energetica in Italia. In particolare, la maggioranza vede nell'eolico la fonte su cui il Paese dovrebbe puntare per diminuire la dipendenza dalle energie a combustibili fossili importate dall’estero.
Rispetto agli ultimi due anni, il numero dei favorevoli è aumentato del 4%, raggiungendo quest'anno la percentuale del 93%. Da quest'analisi emerge, dunque, che la stragrande maggioranza degli italiani vuole investire nelle fonti a energia pulita per due motivazioni: ridurre l'impatto ambientale dal consumo di energia elettrica e ridurre la dipendenza da fonti di provenienza estera.

Fonte: Il Ghirlandaio

giovedì 24 maggio 2012

"L'eolico e il fotovoltaico sono una frode colossale"

eolico fotovoltaico
Parola di Franco Battaglia. Intervenuto alla rassegna Pordenone Pensa, il nuclearista ha dichiarato che le energie rinnovabili assicureranno ai nostri figli la povertà.

"Abbiamo il dovere di assicurare l’approvvigionamento energetico ai nostri figli e nipoti: il 95% dell’energia elettrica viene prodotto tramite l’idroelettrico, bruciando carbone, gas o tramite la fissione nucleare. La caratteristica di queste 4 tecnologie è fornire energia esattamente con le modalità che richiediamo. Ovvero, questi procedimenti ci consentono di avere energia nel posto, momento e potenza che chiediamo. Il nostro paese assorbe, 24 ore su 24, 30 gigawatt elettrici, e nei momenti di picco 60. Non possiamo pensare di sostituire anche un solo gigawatt di questi con un’energia alternativa semplicemente per il fatto che il sole non brilla tutto il giorno e il vento con soffia costantemente".

Si scaglia anche contro i Verdi, colpevoli, a suo dire, di averci raccontato falsità sull'inquinamento e il riscaldamento globale per più 40 anni. In più, minimizza i disastri di Fukushima e Chernobyl, e proclama la sicurezza degli impianti nucleari: secondo Battaglia, in questi 25 anni, non c'è stato nessun morto a causa delle radiazioni. "C’è stata una sola eccezione: 6000 casi di tumore alla tiroide. Su una popolazione di 6 milioni di abitanti nell’arco di 25 anni, che è una media che si può trovare in qualsiasi parte del mondo. E c’è una spiegazione: dopo l’incidente la tiroide è stata passata sotto l’ecografo e questo ha causato l’aumento di casi".

Leggi l'intera tesi provocatoria sostenuta dal nuclearista su Pordenone Oggi.

venerdì 11 maggio 2012

L'Italia preferisce le energie rinnovabili

Gli italiani puntano sul libero mercato e sulle energie rinnovabili. È quanto emerge dalla ricerca "Gli Italiani e il solare - timori e aspettative", realizzata da Ipr Marketing e promossa dall'Osservatorio sul Solare della Fondazione UniVerde con il sostegno di Yingli Green Energy.

Tra le energie pulite, ben il 55% degli italiani punta sull'energia eolica, mentre otto italiani su dieci sarebbe propensa a passare al solare. Inoltre, secondo l'85% degli intervistati il governo dovrebbe intervenire in misura maggiore per incentivare la diffusione del fotovoltaico. Dal confronto dei dati con quelli raccolti nel 2009, sono molti più italiani ad essere propensi ad investire sulle rinnovabili.

Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della fondazione UniVerde, sostiene che "l'autoconsumo e la libertà di scambiarsi energia sono il futuro e solo così l'Italia potrà davvero passare alla terza rivoluzione industriale". I dati emersi testimoniano una maggiore consapevolezza degli italiani verso le energie rinnovabili. Questa l'opinione dell'amministratore delegato di Yingli Green Energy Italia Fabio Patti, "Il fotovoltaico ha giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo dell'intero settore, fungendo da traino anche per le altre energie rinnovabili. E oggi, grazie alle economie di scala e ad un favorevole sistema incentivante, si è potuto accelerare il processo di diminuzione dei costi delle installazioni".

Leggi l'intero articolo su AdnKronos.

giovedì 26 aprile 2012

Confartigianato: i tagli alle rinnovabili danneggiano le pmi

Confartigianato, CNA e Casartigiani hanno chiesto al Governo un correttivo al nuovo decreto che riguarda gli incentivi alle energie rinnovabili. I tagli previsti, a detta delle associazioni, potrebbero causare la perdita di circa 200.000 posti di lavoro e 85.000 mila aziende.

I decreti presentati la scorsa settimana in cui si prevedono revisioni agli incentivi per l'eolico e per le altre fonti rinnovabili preoccupano fortemente le piccole e medie imprese del settore. I limiti agli incentivi destano particolare interesse, e le tre associazioni chiedono che si mantenga la tutela prevista dai precedenti decreti sulle rinnovabili.

Vengono altresì chiesti degli interventi urgenti per modificare i due decreti resi noti la scorsa settimana: le stime parlano di circa 20 miliardi di incentivi a fronte di un guadagno per lo Stato di oltre 8 mld di gettito fiscale. "Un confronto trasparente per comprendere le scelte di Politica Energetica che il Governo intende intraprendere, mediante l’istituzione di un Tavolo Permanente sulle Fonti Rinnovabili, in considerazione delle potenzialità connesse con lo sviluppo della green economy e per contribuire alla definizione di un quadro di regole certe e continuative".

Maggiori informazioni su GreenStyle.

martedì 24 aprile 2012

Gli incentivi alle energie rinnovabili arriveranno ai soliti noti?

Questo è l'interrogativo posto dall'associazione Amici della Terra e dal suo presidente, Rosa Filippini.

In un articolo pubblicato sulla newsletter dell'associazione, dal titolo provocatorio "Spacciatori di chilowatt", si denunciano le contraddizioni di un Governo che riconosce più efficienti le rinnovabili termiche ma riserva maggiori incentivi a quelle elettriche. Filippini parla a nome di tutta l'associazione, quando dice che i nuovi decreti sulle energie rinnovabili rischiano di provocare dei danni all'ambiente a spese dei cittadini.

Inoltre, il presidente attacca il ministro dell'ambiente Clini per il suo comportamento: da una parte afferma che le rendite assicurate dal fotovoltaico sono altissime, dall’altra si spende fino all’ultimo per assicurare che esse restino le più alte d’Europa. L'accusa è riferita alla programmazione e alla destinazione dei fondi: nonostante Clini e gli altri membri del Governo riconoscano le energie che producono calore maggiormente efficienti, a queste sarà destinata una quota minore di incentivi rispetto a quelle elettriche; in questo settore, come in altri, è la propaganda a farla da padrona: tutti i personaggi coinvolti affermano certe cose mentre, in realtà, fanno esattamente l'opposto.

Leggi l'articolo integrale su casaeclima.com.

giovedì 19 aprile 2012

A Roma si è manifestato a sostegno delle energie rinnovabili

incentivi energia eolica

Ieri a Roma le associazioni ambientaliste, gli imprenditori e le sigle di rappresentanza del settore, hanno manifestato per chiedere al Governo di riaprire il confronto sui decreti contro il tagli agli incentivi all'energia eolica e alle altre energie pulite.

"Salviamo il futuro delle rinnovabili" è stato il motto di questa manifestazione per salvare il futuro delle rinnovabili, un futuro minacciato da tagli che potrebbero stringere la morsa su questo settore in crescita sia in Italia che nel resto del mondo. Secondo Edoardo Zanchini, vice presidente di Legambiente, il Ministro Corrado Passera e il Governo "hanno sbagliato nel metodo approvando i decreti senza alcun confronto con le associazioni di settore, e nel merito perché i testi sono pieni di impedimenti burocratici e di barriere agli investimenti che avrebbero l'effetto di fermare i successi realizzati in questi anni".

Il video della manifestazione a questo link.


Fonte: Adn Kronos.

venerdì 13 aprile 2012

L'Italia ha sviluppato più energia eolica tra i paesi del G-20

produzione energia eolica
Secondo il rapporto Pew Charitable Trust, l'Italia è tra i paesi del G-20 che ha investito nell'eolico e nelle energie rinnovabili. Quest'organismo sociopolitico indipendente si occupa di sviluppo e crescita mondiale, ed ha stilato un rapporto secondo cui, a fronte di finanziamenti pari a 8 miliardi di dollari, il nostro Paese ha prodotto energia proveniente da fonti rinnovabili per 8 GW, con un tasso di incremento superiore agli altri Paesi.
Gli investimenti in energia pulita nei paesi del G-20 sono saliti nel 2011 fino a 263 miliardi di dollari: un incremento del 6,5% rispetto allo scorso anno. Al primo posto si trovano gli Stati Uniti con 48 miliardi di dollari, scalzando la Cina cui spettava il primato degli investimenti nel 2010. Seguono, Germania, Italia e Regno Unito. Phyllis Cuttino, direttore del programma Clean Energy Pew, attribuisce in parte quest'aumento al numero di Paesi che hanno attuato politiche nazionali efficaci a sostegno del settore; questa dichiarazione è sostenuta da un aumento del 600% registrato dal 2004 ad oggi sugli investimenti in energie rinnovabili, escludendo energia e sviluppo.
Tra le energie rinnovabili, l'energia eolica ha sviluppato 43 GW di energia verde nel 2011, più di quella solare e del fotovoltaico, a fronte di 83,5 GW prodotti. Ciò si riconduce alla combinazione tra il crollo dei prezzi nel fotovoltaico con l'aumento di investimenti nel settore. Nel 2011 sono stati generati in tutti 565 GW, circa il 50% in più rispetto all'anno precedente.

Fonte: Adn Kronos

venerdì 6 aprile 2012

Le associazioni in piazza a difesa delle fonti rinnovabili

"Salviamo il futuro delle rinnovabili": questo è il motto dell'iniziativa indetta dalle associazioni ambientaliste e delle energie rinnovabili contro i possibili tagli agli incentivi previsti dal governo nel Quinto Conto Energia. La manifestazione si terrà mercoledì 18 aprile in piazza Montecitorio a Roma, per rivendicare l'importanza delle fonti alternative di produzione dell'energia.
Le energie rinnovabili stanno cambiando il sistema energetico italiano con vantaggi sempre più evidenti, in termini di produzione e consumo, di riduzione delle spese legate al protocollo di Kyoto, di creazione di centinaia di migliaia di posti di lavoro. Questo è quanto sostiene il Kyoto Club, una delle associazioni aderenti alla manifestazione. In più, della produzione di energia pulita ne beneficia l'intero Paese in termini economici, riducendo il costo dell'elettricità nel mercato energetico.
Lo scenario, però, è messo in crisi da una campagna a livello mediatico volta a mettere in luce solamente i rischi e i costi gravanti sulla bolletta degli italiani, e non gli enormi vantaggi per la nazione intera, le aziende e i cittadini, in una prospettiva di investimento per un modello energetico pulito, efficiente, distribuito. Per questo, le associazioni si battono per approvare i decreti attuativi e stimolare gli investimenti per l'energia eolica, solare e per le biomosse, attesi da settembre e impedire i tagli radicali agli incentivi sul fotovoltaico e limiti di spesa annui previsti nel conto per le altre fonti pulite.

Fonte: Romagna Noi

giovedì 5 aprile 2012

Le energie rinnovabili pesano solo il 10% in bolletta

incentivi energia eolica

È emerso dall'analisi realizzata da Legambiente su una bolletta da 494 euro l’anno, la media del consumo di una famiglia con un contratto da 3 KW in fascia protetta. L'analisi arriva dopo le recenti dichiarazioni del ministro Passera sul peso delle rinnovabili in bolletta e sulla necessità di ridurre gli incentivi alle energie rinnovabili.
Il 59,5% dei costi è dovuto alla compensazione dell’energia prodotta dalle centrali a petrolio, carbone e metano. In questo caso non vengono prese in considerazione le energie rinnovabili. Il gas è aumentato di un valore maggiore del 40% rispetto al 2010.
Continuando ad analizzare la bolletta, un 14% dei costi serve per i servizi di rete, un 13,5% per le tasse e per l’Iva. Un altro 13% serve al pagamento di oneri di sistema non troppo specificati. Solo dopo c’è la voce relativa agli incentivi per le energie rinnovabili. Si tratta di un 10% per quanto riguarda il fotovoltaico, l’eolico e le biomasse. Il 2% del costo serve a coprire raffinerie, inceneritori e sistemi di produzione che utilizzano il carbone, e un 1,2% per il nucleare.

Leggi tutto l'articolo su: Ecoo.it

venerdì 30 marzo 2012

Nel 2030 benefici delle energie rinnovabili pari a 79 miliardi

Secondo una ricerca effettuata dal professore Andrea Gilardoni dell'università Bocconi, risulta che in Italia il rapporto tra costi e benefici netti delle fonti rinnovabili saranno pari a 79 miliardi di euro nel 2030.
La ricerca si basa sull'esperienza maturata tra il 2008 e il 2011. I vantaggi saranno: una maggiore occupazione, il mancato import combustibili fossili, l'export netto dell'industria e la riduzione del prezzo di picco dell'energia. Secondo l'Associazione Nazionale Energia del Vento, l'Italia ha un ruolo marginale nel mercato mondiale delle energie rinnovabili. Se il nostro Paese raggiungesse la quota del 3%, pari a otto miliardi euro, avrebbe notevoli impatti positivi sulla bilancia commerciale e sull'occupazione.
Secondo l'Anev è fondamentale l'importanza dello studio basato su risultati estremamente positivi in termini puramente economici, che lo sviluppo dell'eolico e delle altre rinnovabili non fotovoltaiche portano.

Fonte: ZeroEmission

giovedì 29 marzo 2012

Nuove pale eoliche in sperimentazione

pale eoliche
La costruzione di nuovi impianti di produzione dell'energia eolica è un fenomeno in continua crescita. Anche in Italia i parchi eolici iniziando a diffondersi in modo capillare. Non manca comunque la sperimentazione nel settore per migliorare le prestazioni degli impianti eolici.
La Altaeros Energies è un'azienda fondata nel 2010 da studenti del MIT e di Harvards che sta sviluppando un'innovativa turbina eolica ad alta quota per la produzione abbondante e a basso costo di energia rinnovabile. Questa turbina gonfiata ad elio potrà lavorare fino ad un'altezza di oltre 300 metri, altezza dove i venti iniziano ad essere forti e costanti.
La turbina prende il nome di AWT (Airbone Wind Turbine) ed è stata testata nello stato americano del Maine, a circa 100 metri di altezza: i risultati hanno dimostrato che ha prodotto il doppio dell'energia di una turbina elettrica montata a terra. Secondo questo principio, maggiore è l'altezza, maggiore sarà la produttività di una pala eolica, cosa che comunque dovrà essere fatta sopportando venti molto forti.
Il costo di produzione e manutenzione di questa turbina eolica dovrà rimanere competitiva, in confronto a una resa cinque volte superiore alle turbine eoliche tradizionali. Il successo dei test del progetto spianerà la strada agli investitori.

Fonte: HD Blog

mercoledì 28 marzo 2012

Legambiente: 450 Comuni Italiani con impianti eolici

impianti produzione energia eolica

Sono 450 i Comuni dotati di impianti che producono energia eolica. Di questi Comuni, 346 sono autonomi dal punto di vista energetico grazie all'energia del vento.
È quanto emerge dal rapporto sulle energie rinnovabili di Legambiente "Comuni rinnovabili 2012", presentato stamane a Roma. Lo scorso anno gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili si sono diffusi nel 95% dei Comuni Italiani. Tra i Comuni più "virtuosi", 23 soddisfano il proprio fabbisogno energetico con energia pulita al 100%, ma se si considera soltanto quello elettrico, i Comuni salgono a 2.068. Dall'inizio del secolo, sono stati costruiti circa 400 mila impianti di produzione a energia rinnovabile, per una potenza totale di 32 TeraWatt/Ora; nel 2011 l'energia pulita ha fornito circa il 26% di energia sul totale dei consumi.
Per quanto riguarda l'energia eolica, lo scorso anno sono stati installati quasi 7 MegaWatt di potenza eolica, con una differenza di circa 950 MW in più rispetto al 2010. Prendendo in considerazione la potenza installata, sono stati costruiti molti più impianti di produzione eolica rispetto agli altri impianti che producono energia verde.

Fonte: La Repubblica

martedì 27 marzo 2012

In Danimarca l'energia eolica fornirà la metà del fabbisogno

pale eoliche

Il Ministro danese del clima, l'energia e le opere pubbliche ha annunciato che la Danimarca soddisferà il 50% del fabbisogno energetico con l'energia eolica nel 2020. È stato raggiunto un accordo con il Parlamento danese su un piano che prevede di alleggerire in modo progressivo il peso dei combustibili fossili nella produzione di energia elettrica. L'accordo mira a ridurre le emissioni di gas serra del 34% entro il 2020 rispetto ai livelli di inizio anni '90; inoltre, è stata prevista una maggiore produzione di energia da fonti rinnovabili, reti intelligenti e biogas. Il Ministro ha dichiarato che con quest'accordo si può affrontare l'aumento dei prezzo dei combustibili fossili con una maggiore tranquillità, e creare nuovi posti di lavoro.

Fonte: Adn Kronos