Visualizzazione post con etichetta rapporto. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta rapporto. Mostra tutti i post

venerdì 31 agosto 2012

IPPR: l'eolico è davvero conveniente

L'eolico è una fonte di energia realmente conveniente. A sostenerlo, un rapporto dell'Insitute for Public Policy Research (IPPR) dal titolo "Beyond the bluster – Why wind power is an effective technology", secondo il quale l'energia eolica può occupare un ruolo di primaria importanza nel sistema energetico futuro.

Nel rapporto si legge che l'energia eolica può contribuire in modo significativo a ridurre le emissioni di anidride carbonica. Inoltre, è una fonte affidabile e non costituisce una minaccia per la sicurezza energetica.

Proseguendo nel rapporto, molti attribuiscono ingiustamente all'energia eolica l'etichetta di fonte inefficace, inefficiente o inaffidabile; in realtà, ha enormi potenziali di sviluppo. Infatti, non ha un output di energia imprevedibile, è caratterizzata da una produzione stabile nel breve periodo e non comporta rischi né per la salute dell'uomo, né per l’ambiente.

Positivo il commento delle associazioni di settore del Regno Unito, secondo cui l’eolico può creare 76.000 posti di lavoro entro il 2021 e generare 700.000 sterline per ogni MW di capacità installata.

Per leggere l'intero rapporto clicca qui.

Fonte: Rinnovabili.it

mercoledì 9 maggio 2012

CNEL: Possibili infiltrazioni mafiose nell'eolico

impianti produzione energia eolica
Nel settore eolico rischia di palesarsi l'ombra della mafia, e il timore è maggiore se si considerano i finanziamenti previsti per i prossimi anni, circa 10 miliardi di euro annuali. Questa, l'analisi proveniente da uno studio presentato dal Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro stamane dal titolo "Rapporto sui rischi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore dell’energia eolica, curato dall’Osservatorio Socio-economico sulla criminalità".

Secondo il rapporto, tra gennaio 2007 e aprile 2011, si contano 17 inchieste relative ai parchi eolici, con 14 Procure impegnate e 126 ordinanze di custodia cautelare emesse. La proliferazione di impianti di produzione dell'energia eolica, specie al centro-sud, ha posto alcuni spunti di riflessione. Attualmente, infatti, gli impianti eolici si concentrano principalmente nelle regioni meridionali con il 98% della potenza italiana e l’84% del parco impianti e sebbene non vi sia “relazione diretta e ineludibile tra Meridione, criminalità organizzata e produzione energetica rinnovabile”, a detta del CNEL bisogna riflettere sul rischio di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata, soprattutto alla luce del controllo ambientale che essa esercita e già fortemente strutturata in molti altri settori, come i lavori edili e lo smaltimento dei rifiuti.

I principali aspetti a rischio criminalità, secondo il CNEL, si possono individuare in: la concentrazione degli impianti in superfici ridotte, l'elevato costo di realizzazione, la scarsità dei mezzi degli uffici tecnici chiamati a dare i permessi e la presenza della quasi totalità degli impianti in regioni con tradizionale presenza di criminalità organizzata.

Il CNEL invoca un severo monitoraggio affinché si possa prevenire e contrastare un fenomeno in crescita, alla luce degli ingenti finanziamenti stanziati nei prossimi anni. La strada da percorrere è il “potenziamento delle indagini patrimoniali, fino alla completa tracciabilità delle risorse assegnate, rafforzamento del collegamento tra le forze di polizia, tramite l’integrazione di informazioni e banche dati”.

Fonti: ANSA, Casaeclima, Rinnovabili.it