venerdì 30 marzo 2012

Le turbine eoliche si comporteranno come un cervello umano

Un team di ricercatori cinesi ha sviluppato un approccio ispirato alla mente umana per rendere più efficienti le pale eoliche. Un sistema di produzione dell'energia eolica basato sui modelli del comportamento umano. La ricerca è stata pubblicata sul Journal of Renewable and Sustainable Energy.
In base a questo metodo, le turbine eoliche utilizzeranno il ricordo delle esperienze passate per generare nuove azioni, per compiere determinate azioni impartite dal sistema, per controllare le difformità della turbina, allo stesso modo di come si comporta il cervello umano.
Le turbine eoliche tradizionali vengono progettate in modo tale da produrre l'energia in base alla velocità raggiunta dal vento. La velocità nominale ne consente il calcolo e permette di modificare alcuni parametri delle pale eoliche, consentendo di trarre il massimo dalla velocità del vento. Secondo i ricercatori, però, questo sistema è molto complesso e costoso. Per questo, hanno sviluppato un metodo che può migliorare l'efficienza e la resa degli impianti eolici.
Il nuovo metodo nelle prime simulazioni non ha dato risultati soddisfacenti; ha dimostrato, comunque, un certo livello di apprendimento, migliorandosi fino a raggiungere i livelli di performance dei sistemi tradizionali.
A detta dei ricercatori, il metodo basato sul comportamento umano è molto interessante. Lo studio ha prospetta buone possibilità di migliorare l'efficienza di produzione dell'energia eolica e di rendere ancora più vantaggiose le energie rinnovabili.

Nel 2030 benefici delle energie rinnovabili pari a 79 miliardi

Secondo una ricerca effettuata dal professore Andrea Gilardoni dell'università Bocconi, risulta che in Italia il rapporto tra costi e benefici netti delle fonti rinnovabili saranno pari a 79 miliardi di euro nel 2030.
La ricerca si basa sull'esperienza maturata tra il 2008 e il 2011. I vantaggi saranno: una maggiore occupazione, il mancato import combustibili fossili, l'export netto dell'industria e la riduzione del prezzo di picco dell'energia. Secondo l'Associazione Nazionale Energia del Vento, l'Italia ha un ruolo marginale nel mercato mondiale delle energie rinnovabili. Se il nostro Paese raggiungesse la quota del 3%, pari a otto miliardi euro, avrebbe notevoli impatti positivi sulla bilancia commerciale e sull'occupazione.
Secondo l'Anev è fondamentale l'importanza dello studio basato su risultati estremamente positivi in termini puramente economici, che lo sviluppo dell'eolico e delle altre rinnovabili non fotovoltaiche portano.

Fonte: ZeroEmission

giovedì 29 marzo 2012

Nuove pale eoliche in sperimentazione

pale eoliche
La costruzione di nuovi impianti di produzione dell'energia eolica è un fenomeno in continua crescita. Anche in Italia i parchi eolici iniziando a diffondersi in modo capillare. Non manca comunque la sperimentazione nel settore per migliorare le prestazioni degli impianti eolici.
La Altaeros Energies è un'azienda fondata nel 2010 da studenti del MIT e di Harvards che sta sviluppando un'innovativa turbina eolica ad alta quota per la produzione abbondante e a basso costo di energia rinnovabile. Questa turbina gonfiata ad elio potrà lavorare fino ad un'altezza di oltre 300 metri, altezza dove i venti iniziano ad essere forti e costanti.
La turbina prende il nome di AWT (Airbone Wind Turbine) ed è stata testata nello stato americano del Maine, a circa 100 metri di altezza: i risultati hanno dimostrato che ha prodotto il doppio dell'energia di una turbina elettrica montata a terra. Secondo questo principio, maggiore è l'altezza, maggiore sarà la produttività di una pala eolica, cosa che comunque dovrà essere fatta sopportando venti molto forti.
Il costo di produzione e manutenzione di questa turbina eolica dovrà rimanere competitiva, in confronto a una resa cinque volte superiore alle turbine eoliche tradizionali. Il successo dei test del progetto spianerà la strada agli investitori.

Fonte: HD Blog

mercoledì 28 marzo 2012

Legambiente: 450 Comuni Italiani con impianti eolici

impianti produzione energia eolica

Sono 450 i Comuni dotati di impianti che producono energia eolica. Di questi Comuni, 346 sono autonomi dal punto di vista energetico grazie all'energia del vento.
È quanto emerge dal rapporto sulle energie rinnovabili di Legambiente "Comuni rinnovabili 2012", presentato stamane a Roma. Lo scorso anno gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili si sono diffusi nel 95% dei Comuni Italiani. Tra i Comuni più "virtuosi", 23 soddisfano il proprio fabbisogno energetico con energia pulita al 100%, ma se si considera soltanto quello elettrico, i Comuni salgono a 2.068. Dall'inizio del secolo, sono stati costruiti circa 400 mila impianti di produzione a energia rinnovabile, per una potenza totale di 32 TeraWatt/Ora; nel 2011 l'energia pulita ha fornito circa il 26% di energia sul totale dei consumi.
Per quanto riguarda l'energia eolica, lo scorso anno sono stati installati quasi 7 MegaWatt di potenza eolica, con una differenza di circa 950 MW in più rispetto al 2010. Prendendo in considerazione la potenza installata, sono stati costruiti molti più impianti di produzione eolica rispetto agli altri impianti che producono energia verde.

Fonte: La Repubblica

Gli italiani vogliono maggiori informazioni sull'ambiente e l'energia eolica

I cittadini italiani chiedono maggiori informazioni sui temi della sostenibilità e sull'ambiente. È quanto emerge dal Primo Rapporto sulla sostenibilità ambientale in Italia, presentato dall'Istituto di Economia e Politica dell'Energia e dell'Ambiente dell'Università Bocconi.
In base alla ricerca sulla comunicazione ambientale, tra i settori che più si occupano del tema c'è quello dell'edilizia e dell'energia. La qualità è l'attributo più utilizzato per i messaggi pubblicitari. Questa tendenza, nonostante la lenta crescita per quindici anni, ha subito negli ultimi anni un'accelerazione ed è destinato a crescere.
Si prospetta, quindi, una maggiore visibilità per le energie rinnovabili e per l'energia eolica. Di conseguenza, gli italiani avranno maggiori informazioni sugli impianti di produzione e sui benefici di cui potranno usufruire in termini di impatto ambientale, sfruttando l'energia eolica prodotta.

Fonte: Pubblicità Italia

martedì 27 marzo 2012

In Danimarca l'energia eolica fornirà la metà del fabbisogno

pale eoliche

Il Ministro danese del clima, l'energia e le opere pubbliche ha annunciato che la Danimarca soddisferà il 50% del fabbisogno energetico con l'energia eolica nel 2020. È stato raggiunto un accordo con il Parlamento danese su un piano che prevede di alleggerire in modo progressivo il peso dei combustibili fossili nella produzione di energia elettrica. L'accordo mira a ridurre le emissioni di gas serra del 34% entro il 2020 rispetto ai livelli di inizio anni '90; inoltre, è stata prevista una maggiore produzione di energia da fonti rinnovabili, reti intelligenti e biogas. Il Ministro ha dichiarato che con quest'accordo si può affrontare l'aumento dei prezzo dei combustibili fossili con una maggiore tranquillità, e creare nuovi posti di lavoro.

Fonte: Adn Kronos

lunedì 26 marzo 2012

Lego investe in un progetto eolico

progetto eolico

Lego investirà 500 milioni di dollari nell'energia eolica in Germania. L'azienda produttrice di giocattoli per bambini finanzierà un terzo del progetto eolico "North Sea Wind Farm" della società Dong Energy. Questo progetto sarà composto da 77 turbine eoliche della potenza eolica di 3,6 MegaWatt ciascuna, una potenza sufficiente per fornire elettricità a più di 285 mila case. Si tratta del primo investimento nelle energie rinnovabili per l'azienda danese.
L'obiettivo non è solo quello di fornire energia rinnovabile al pubblico. Infatti, l'energia prodotta in esubero - presumibilmente entro il 2020 - dovrebbe essere destinata agli impianti di produzione della Lego, in modo da essere alimentati totalmente con energia eolica. Il progetto eolico dovrebbe funzionare a pieno regime dal 2015.

Fonte: Tuttogreen.it

venerdì 23 marzo 2012

L'eolico sarà più conveniente del carbone


Secondo un rapporto di Bloomberg sui prezzi dei componenti dell'industria eolica, l'eccesso di produzione e l'aumento di concorrenza hanno fatto crollare i prezzi di produzione dell'energia eolica. Questo calo ha permesso al prezzo di un KiloWatt/Ora prodotto dall'energia eolica di attestarsi intorno a cifre vicine al costo di produzione del carbone, e perfino è più competitivo in alcune regioni del mondo dove le condizioni sono favorevoli. Secondo gli analisti, le cause sono da ricercarsi ad un eccesso di capacità e alla competitività dei produttori della Cina, che hanno conquistato fette di mercato di paesi del Sud America, Africa, Medio Oriente e Australia.
In base alle previsioni, nel 2016 le installazioni eoliche saranno in media più convenienti del carbone, anche senza gli incentivi al settore. Escludendo i costi del carbone gravanti sulla collettività, quali consumo di risorse, inquinamento e sanità causati dalla sua produzione, i prezzi di costruzione, produzione e funzionamento dell'energia eolica resteranno bassi fino al 2014. Previsione sostenuta dal calo di prezzi dei componenti del 4% nel periodo giugno-dicembre 2011.
La situazione in Italia è molto delicata. Secondo l'Anev, l'eolico prodotto nel Paese pareggerà i conti con il carbone tra il 2017 e il 2020, ben oltre le previsioni di Bloomberg. L'Associazione Nazionale Energia del Vento ha inviato una lettera aperta al Presidente del Consiglio Monti e ai Ministri Passera, Clini e Fornero denunciando una lentezza da parte degli attori politici nei confronti del settore eolico.


Fonte: La Repubblica.

giovedì 22 marzo 2012

Il panorama italiano sull'eolico - Video

Ecco un video realizzato dalla Rai sullo scenario in Italia dell'energia eolica, la seconda fonte rinnovabile più importante dopo quella idroelettrica.

martedì 20 marzo 2012

Immagini sulle pale eoliche e gli impianti eolici

Ecco una galleria di immagini sugli impianti eolici. Inoltre, in una di queste dettagli sul funzionamento dell'energia eolica.
energia impianto eolico funzionamento impianto eolico
impianto eolico impianto off shore
impianto on shore parco eolico
produzione energia eolica potenza impianto eolico

lunedì 19 marzo 2012

Statistiche incoraggianti per l'eolico

Il 2011 è stato un anno incoraggiante per l'energia eolica.
Il Global Wind Energy Council ha pubblicato delle statistiche secondo cui lo scorso hanno sono stati installati 41 mila MegaWatt (MW) di potenza proveniente dal vento, il 21% in più rispetto al 2010. In totale, la capacità globale di energia eolica installata ammonta a 238.000 MW, con un incremento di mercato del 6%. Sempre secondo le statistiche, l'Italia si trova tra i 10 paesi che hanno installato una maggiore capacità: il nostro Paese ha in totale 6,7 GigaWatt (GW) di installazioni eoliche.
L'Associazione Europea dell'Energia Eolica (EWEA) riporta che nel 2011 sono stati installati circa 9,6 GW di potenza eolica, raggiungendo un totale di circa 94 GW - abbastanza da fornire il 6,3% dell'elettricità nell' Unione Europea. Per quanto riguarda l'Italia, si trova al quarto posto tra i paesi europei per capacità installata, preceduta da Germania, Spagna e Francia. Il grafico a lato mostra la quota di mercato dei paesi membri dell'Unione (fonte: ewea.org): l'Italia detiene il 10% del mercato europeo. Relativamente ai consumi, il BelPaese si colloca al tredicesimo posto sul totale dell'energia elettrica consumata, con una percentuale del 4,2%. Il primo posto è occupato dalla Danimarca, che consuma il 25,9% del totale dei consumi di elettricità.
Anche questo rapporto conferma la crescita del settore, in un'ottica previsionale molto promettente.
L'industria eolica ha avuto una crescita annuale media del 15,6 % negli ultimi 15 anni; oggi rappresenta il 21,4% delle energie rinnovabili. La capacità degli impianti installati nel 2011 produrrà 204 TWh (TeraWatt ora), costituendo il 6,3% del consumo finale europeo.

Altri dettagli a questo link.

venerdì 16 marzo 2012

Le domande più comuni sull’energia eolica

  1. Cos'è e come funziona un impianto eolico? 

    Un impianto eolico trasforma l’energia cinetica del vento in energia elettrica. Questo avviene attraverso il rotore che raccoglie l'energia e, ruotando, muovono un generatore elettrico collegato alla rete, il tutto in modo semplice e poco costoso. Esistono due tipologie di generatori:  generatori ad asse orizzontale, il cui rotore va orientato in base alla direzione di provenienza del vento; generatori ad asse verticale, indipendenti dalla direzione del vento. L’energia prodotta viene immessa nella rete di trasmissione nazionale come previsto dalla normativa vigente. 

  2. Quando è stata sfruttata l'energia eolica per la prima volta?

    La prima forma di sfruttamento dell'energia eolica in energia meccanica si ha sin dall'antichità nella propulsione navale grazie all'utilizzo delle vele delle navi. I primi mulini a vento europei trasportavano invece acqua o muovevano le macine per triturare i cereali. I mulini olandesi erano i più grandi del tempo. Questi mulini erano formati da telai in legno sui quali era fissata la tela che formava così delle vele spinte in rotazione dal vento. Nel corso del XIX secolo entrarono in funzione migliaia di mulini a vento sia in Europa che in America, soprattutto per scopi di irrigazione. In seguito, con l'invenzione delle macchine a vapore, vennero abbandonati a causa del costo del carbone allora a buon mercato.

  3. Quali sono le caratteristiche per cui l'energia eolica è preferibile rispetto alle energie convenzionali?

    L'energia eolica è una fonte di energia attraente come energia alternativa sotto molti punti di vista. Rispetto ai tradizionali combustibili fossili, infatti, si può dire che essa è abbondante, rinnovabile, ampiamente distribuita, pulita e praticamente non produce gas a effetto serra. Il più grande svantaggio è rappresentato dalla sua caratteristica intrinseca di intermittenza nella produzione associata alla necessaria presenza della giusta quantità di vento. Tuttavia la sua diffusione in termini di kilowattora prodotti al mondo cresce continuamente nel tempo. 

  4. Quale ente italiano rilascia l’autorizzazione alla costruzione e all'esercizio di un impianto eolico?

    Secondo la legge è la Regione l’ente preposto al rilascio del permesso per la costruzione e l’esercizio di un impianto eolico. L’Autorizzazione Unica sostituisce a tutti gli effetti qualsiasi altra autorizzazione di competenza delle amministrazioni partecipanti alla conferenza di servizi. L’attuazione della normativa è stata regolamentata meglio dalle recenti "Linee Guida" nazionali pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale

  5. Che ruolo rivestono i Comuni nel procedimento per autorizzare la costruzione di un parco eolico?

    I Comuni non rilasciano alcuna autorizzazione né concessione edilizia. La costruzione e l’esercizio di un impianto eolico è autorizzata dalla Regione attraverso il rilascio del provvedimento di Autorizzazione Unica. Un Comune esprime il proprio parere all’interno della Conferenza dei servizi dove intervengono altri enti che esprimono i pareri per gli aspetti di propria competenza. 

  6. Come si misura la potenza di un impianto eolico?

    La grandezza che misura il massimo dell'energia producibile dall'impianto in un dato intervallo di tempo è il Megawatt (MW). L’unità di misura dell’energia elettrica prodotta da un impianto è il MWh (megawattora), da non confondere con il megawatt. 1 MWh rappresenta la quantità di energia prodotta in un’ora da un impianto di potenza 1 MW che funziona a pieno regime. Il consumo domestico è misurato in KWh (un kilowatt-ora equivale a mille megawatt-ora), l’energia consumata da un’apparecchiatura elettrica di potenza 1 KW in un’ora di funzionamento. 

  7. In quali siti si costruiscono gli impianti eolici?

    Un sito per la realizzazione deve trrovarsi in una zona sufficientemente ventosa. In Italia questa caratteristica è presente soprattutto nel Centro-Sud e nelle isole e praticamente assente nelle regioni del Nord Italia. Il sito inoltre deve essere: accessibile ai trasporti eccezionali (lunghi fino a 70m) e con pendenze non elevate, vicino alla rete elettrica di alta tensione, in aree con scarsa vegetazione. Un impianto non può essere istallato a quote troppo elevate, non oltre i 1800metri sopra il livello del mare. Deve rispettare i vincoli ambientali previsti dalle normative vigenti. 

  8. Come si sviluppa un progetto eolico?

    Un sito si localizza sulla base di un' ipotesi di fattibilità secondo le caratteristiche prima citate, successivamente si installano uno o più torri di msura del vento, chiamati "anemometri", e si raccolgono i dati sul vento per almeno un anno verificando il potenziale eolico del sito. In seguito si redige un progetto preliminare con un posizionamento ottimale delle turbine, denominato "layout di impianto", nel rispetto dei vincoli sul territorio; si sottoscrivono gli accordi con terreni di privati e/o enti pubblici; si richiede al gestore della rete elettrica il punto di connessione per il trasporto dell’energia; si redige il progetto definitivo e si avvia il procedimento di autorizzazione unica presso la Regione. Ottenuta l’Autorizzazione Unica il sito è cantierabile e si procede alla realizzazione dell’impianto. 

  9. Un impianto eolico usufruisce degli incentivi?

    In realtà è l'energia prodotta dagli impianti ad essere incentivata: se un impianto non funziona e non produce energia, non riceve incentivi. Il produttore di energia da fonte rinnovabile può vendere il titolo chiamato "Certificato Verde", riconosciuto per ogni MWh di energia prodotta a tutti i produttori di energia da fonte convenzionale. Questi ultimi, infatti, sono obbligati a produrre o acquistare una percentuale di energia da fonti rinnnovabili (eolico, idroelettrico, biomasse, moto ondoso). Questo meccanismo fa sì che l’incentivazione sia pagata dai produttori di energia elettrica da fonte convenzionale (carbone, petrolio, gas) .

  10. In Italia, quanti posti di lavoro crea l’energia eolica?

    Secondo delle stime, il settore eolico in Italia occupa più di 20.000 persone incluso, l’indotto. Secondo un altro noto studio, se l’intero potenziale eolico di 16.200 MW venisse realizzato nei prossimi 10 anni, gli occupati nel settore diventerebbero 66.000. Inoltre, considerato che il maggiore potenziale eolico è nel Centro-Sud e nelle Isole, anche la richiesta professionale delle imprese si concentrerebbe proprio in queste aeree. 

  11. Esistono diverse tipologie di impianti eolici?

    Si. Esistono impianti eolici off-shore e impianti eolici on-shore. Un impianto off-shore é realizzato in mezzo al mare mentre un impianto on-shore é realizzato a terra. Il costo di sviluppo, costruzione e manutenzione del primo é molto piú elevato rispetto al secondo in relazione alla maggiore difficoltá di reggiungere il sito e per la maggiore aggressivitá dell’ambiente. Esistono inoltre degli impianti misti a energia eolica e idrogena. L'energia eolica ha una natura intermittente, ciò ha portato a individuare numerosi metodi di immagazzinamento dell'energia, inclusa la produzione di idrogeno attraverso l'elettrolisi dell'acqua. L'idrogeno è usato a generare elettricità quando la domanda d'energia non può essere sostenuta solo dal vento. L'energia immagazzinata nell'idrogeno viene convertita in energia elettrica attraverso celle a combustibile o con un motore a combustione collegato a un generatore elettrico. Il primo impianto misto è stato realizzato in Danimarca nel maggio del 2007.

  12. Quanti impianti eolici esistono in Italia?

  13. È stato detto che grazie alle loro caratteristiche le regioni del Centro-Sud sono regioni favorevoli alla costruzione di impianti eolici. Ci sono molti impianti localizzati in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Puglia, e anche in Sicilia e Sardegna. Al Nord Italia gli impianti si possono trovare in Emilia-Romagna, Toscana e Liguria.

  14. Qual è l'opinione degli italiani in merito all’energia eolica?

    Una recente indagine ha rilevato che circa l’80% degli italiani l’energia eolica è rispettosa dell’ambiente; per il 60% l’eolico alimenta l’occupazione e l’economia locale e nel contempo è strategicamente competitivo nel quadro dell’economia internazionale; questo vale anche per le altre fonti rinnovabili. In più, per il 75% l'eolico è una fonte non soggetta a crisi economiche e politiche; infine, l’83% degli italiani approverebbe un maggiore uso delle fonti di energia eolica da parte del suo fornitore di elettricità.