Grazie alle fonti rinnovabili, gli italiani usufruiranno di tagli alla bolletta per 400 milioni di euro, oltre ai benefici tra i 22 e i 38 miliardi fino al 2030: sono i risultati dell'Irex Annual Report 2012.
Il settore risulta in crescita, secondo quanto risulta dall'analisi delle operazioni del 2011, per un valore di 7,8 miliardi e 4.338 MW tra settore eolico, fotovoltaico, biomasse, geotermico ed energia dei rifiuti. In particolare continua l'aumento delle acquisizioni per 1,6 miliardi di euro, contro l'1,3 dell'anno precedente.
Il Ministro Clini ha commentato: "Le fonti rinnovabili d'energia sono uno strumento fondamentale per disaccoppiare la crescita economica dalle emissioni di anidride carbonica. Sono anche il perno attorno cui ruota il cambiamento dello scenario energetico, mirato non più sulle grandi centrali che alimentano una rete elettrica 'a senso unico' bensì sulla produzione distribuita di energia e su reti intelligenti, sui piccoli impianti integrati con l'efficienza energetica e con l'innovazione. L'obiettivo delle nostre politiche - conclude il ministro - è aiutare a far crescere queste tecnologie, questo tipo di innovazione e questi investimenti".
Della crescita ne hanno beneficiato soprattutto l'indotto e l'occupazione; gli effetti sul mercato elettrico hanno permesso un risparmio di circa 400 milioni di euro. Nel 2011 la maggior parte delle operazioni è attribuibile al fotovoltaico, circa il 53%; si investe soprattutto nel settore eolico, che ha inciso per il 23%, anche se molte aziende italiano iniziano ad investire più all'estero che in Italia: i progetti esteri superano quelli nazionali, segnando una potenza di 717 MW, circa il 56% del totale.
Fonte: Ansa
Villaggio Globale
Il settore risulta in crescita, secondo quanto risulta dall'analisi delle operazioni del 2011, per un valore di 7,8 miliardi e 4.338 MW tra settore eolico, fotovoltaico, biomasse, geotermico ed energia dei rifiuti. In particolare continua l'aumento delle acquisizioni per 1,6 miliardi di euro, contro l'1,3 dell'anno precedente.
Il Ministro Clini ha commentato: "Le fonti rinnovabili d'energia sono uno strumento fondamentale per disaccoppiare la crescita economica dalle emissioni di anidride carbonica. Sono anche il perno attorno cui ruota il cambiamento dello scenario energetico, mirato non più sulle grandi centrali che alimentano una rete elettrica 'a senso unico' bensì sulla produzione distribuita di energia e su reti intelligenti, sui piccoli impianti integrati con l'efficienza energetica e con l'innovazione. L'obiettivo delle nostre politiche - conclude il ministro - è aiutare a far crescere queste tecnologie, questo tipo di innovazione e questi investimenti".
Della crescita ne hanno beneficiato soprattutto l'indotto e l'occupazione; gli effetti sul mercato elettrico hanno permesso un risparmio di circa 400 milioni di euro. Nel 2011 la maggior parte delle operazioni è attribuibile al fotovoltaico, circa il 53%; si investe soprattutto nel settore eolico, che ha inciso per il 23%, anche se molte aziende italiano iniziano ad investire più all'estero che in Italia: i progetti esteri superano quelli nazionali, segnando una potenza di 717 MW, circa il 56% del totale.
Fonte: Ansa
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